Allegra scampagnata sul Verena

Oggi, il 18/07/2015 con mio figlio Riccardo, per salvarlo dall'afa estiva in pianura e per fare un rapido rilievo della nostra prossima cima da attivare per il contest Apulia QRp, siamo andati sul Verena.

La "stufa" della pianura è veramente insidiosa, caldo, sudore, malessere voglia di non far nulla.
Però alla fine ci siamo dati da fare e siam saliti sul Panda "Stazione Radio Mobile" e dopo un breve pit stop al supermercato per i viveri di necessità (birra, pannolini e acqua) ci siamo fiondati su per la strada del Costo verso Asiago.

Brevi pause, una a ridosso di un posto di blocco della stradale. Non capisco perchè vedendomi passare, come al solito non mi chiedono i documenti o la patente di OM. Certo che portarmi a presso il PRC-320 in auto se fossi uno delle forze dell'ordine mi informerei...

Arrivati a "ROBAAN", infilato il bivio per gli impianti di risalita del SKYVERENA, sterziamo sulla famosa strada sterrata per il forte.

Una strada maledetta, da coppe dell'olio ammaccate e sassi schizzati da ogni parte dalle ruote.
Ogni tanto da sotto il pianale della Panda si sente un colpo, ogni tanto sordo ogni tanto metallico, sassi che battono sulla piastra di protezione della coppa o sul tubo della marmitta.
Risultato della salita, un cerchione in lega con un leggero striscio di 2cm largo 5mm.

Al primo forte, che si trova nella strada della salita decido di fermarmi e controllare il "piccoletto".
Il pannolone è un timer, una bomba chimica.
Tiriamo fuori Riccardo dal seggiolone sudato fradicio. Apro una birra e mi metto all'ombra per cercare un pò di fresco. L'auto lasciata a bordo strada.
Siamo li per 5 minuti, con Riccardo che guarda intorno e chiacchera con me, quando sento arrivare 2 quad.
Si fermano davanti a me, ad una decina di metri dalla Panda, indicano la mia auto e scandiscono il mio nominativo. I ZETA TRE W E U. Rispondo "Sono io". Piacere, dicono, I3xxx e I3xxx. Siete per caso della sezione di Thiene controbatto. Negano, sono freelance. Benvenuti, stò raggiungendo il Verena per dare una controllata per il contest di domani. Mi indicano la 7 elementi e la verticale sul portapacchi del quad e mi raccontano che son saliti per fare dei test in 70cm FM su alcuni ponti. Concludo salutandoli e augurandogli buoni QSOs. Se ne vanno di fretta. Cambio il pannolone del piccolo, la maglietta fradicia e faccio il pieno del biberon con succo di frutta all'ananas, si riparte.

Dopo continui squotimenti di padre, figlio e mezzo, arriviamo al forte.
Decido di girare l'auto sul piazzale. Un turista mi maledice e gesticola con la mano verso la mia direzione. Faccio finta di nulla e conlcudo la mia manovra. Riporto la Panda su un tornante, fuori da traiettorie di altri mezzi. Fumo una sigaretta e bevo un'altra birra che forse a causa dell'altitudine e dei squotimenti sembra acqua minerale stragasata. Estraggo lo zaino portabimbo e "travaso" Riccardo in esso.
12kg di bimbo e zaino fanno sentire pesante. Saliamo la breve ma dura salita e visitiamo il forte in tutto il suo perimetro. Dobbiamo trovare l'esatta posizione per collocare l'antenna VHF, facciamo aluni conti mentalmente sulla posizione altimetrica tra le doline e la muratura del forte. Ci serve l'apertura a 360°. Con una 5 elementi, rotore e 0.25W vogliamo il massimo.
Scovo anche la posizione di "pichettatura" dei fieldday passati in questa location. Un tubo arancione da 10cm di diametro cementato per terra e coperto da un masso di 10kg circa. Mi viene in mente il nostro field day della Grande Guerra, un QSO fatto dal Verena al Cengio, con segnali radenti il 59+60 e oltre.

Fatto il giretto a piedi di 30 min. Ritorniamo alla macchina, ritravaso Riccardo e controllo le sue condizioni "pannolose". Tutto ok.
Pensavo nel momento, guarda te che fortunato Riccardo ad avere un padre come me che lo scorazza in posti nuovi anche per me, a visitare e vedere luoghi che per me, alla sua età non mi sarei neanche immaginato di andare. Mi piace portarmi dietro Riccardo, scherziamo, ridiamo, vediamo cose nuove. Purtoppo o forse per fortuna a Riccardo piacciono gli animali, le mosche, le farfalle, i cani. Ad ogni avvistamento un ditino indica l'animaletto per dirmi che vuole vederlo da vicino. Anche le formiche, ma ne stà distante perchè son più curiose di lui.

Riparte la Panda, ora la disciesa. Vediamo se lo stilo da 2m sulla macchina resiste alle fronde basse e perfino agli alberi abbatuti a 2m di altezza dal terreno. Di quelle botte che sembrava avere la grandine che cadeva sul tetto.

La disciesa un pò ostica ci ha fatto fare manovre assurde per far passare i gestori del ristorante sulla cima.

A 3/4 di percorso sterrato, succede una cosa che mi ha lasciato a bocca aperta.
La Colonna delle Fiat Panda del 3° Raduno di Asiago.
http://www.asiago.it/it/eventi/art_3_giro_panda_2015_raduno_appassionati_fiat_panda_sullaltopiano_di_asiago/

7 Pande dalla mk1 alla mk4, la Sisley, la Van, la Climbing, la Cross.
Mi son dovuto buttare su per il bosco per farle passare.
Mi son visto passar davanti una carovana di auto come la mia, antennoni CB e 2m, di tutti i colori e di tutte le combinazioni possibili; verricelli, portapacchi, sospensioni maggiorate, ruotone M+S tappate. Avrei volentieri girato la panda e mi sarei aggregato a loro. Peccato che a casa mi aspettava il cavo cellflex da crimpare per domani e mio figlio da portare dai nonni. Cavolo. Poi per radio Asiago, ho scoperto il programma del raduno. Peccato che il contest è una priorità "religiosa".
Comunque il prossimo anno parteciperò al raduno. Ogni Panda, è unica, come la mia.
Il PRC320 non era sulla capelliera, peccato che era buttato sul bagagliaio.
Comunque domani li cerco e mi aggrego a contest ultimato.



Comunque i 22°C dei 2000m ristorano la mente e il corpo. Rimanere a casa a farsi le saune comincia a darmi fastidio.
Bisogna che prenda di forza Riccardo, me lo carico in auto e ci faccia un'uscita dopo lavoro sul Summano per rinfrescarci, anche notturna.
Per domani si prospettano DX degni di nota:
L'apertura sembra buona, peccato che il Carega e il Baldo ostruisca la nostra ottica verso la zona 2 e 1.


Ora son qui a scrivere, tutto sudaticcio in pianura.

73 de IZ3WEU Roberto

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